Federproprietà: la sicurezza deve riguardare tutto il patrimonio edilizio non solo le zone sismiche

Al nuovo governo, se e quando nascerà, Federproprietà non manca di ricordare quali sono i problemi riguardanti la casa e il patrimonio edilizio in genere. Uno di questi è la sicurezza degli edifici. “Contrariamente a quanto sostenuto da alcuni certo poco informati — informa una nota — gli interventi debbono investire tutto il patrimonio edilizio nazionale e non presunte zone a rischio. Del resto, se si vuole seguire l’altra strada per la quale la stessa Federproprietà si è spesa con un documento presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in sede di tavolo di confronto sul cosiddetto progetto Casa Italia, e cioè la formulazione dell’anagrafe del fabbricato, è bene che si dica fin da subito che le spese che la proprietà dovrà affrontare saranno integralmente defiscalizzate, con il sistema delle deduzioni reddituali eventualmente con la ventilata eliminazione di agevolazioni (il bonus per l’edilizia) di cui ora si parla soltanto in termini negativi. Federproprietà da tempo si batte per una soluzione complessiva come quella dell’assicurazione obbligatoria dei singoli edifici (vedi i più volte citati disegni di legge presentati al Senato, A.S. n. 3631/XVI e 881/XVII) o in subordine per una mappatura a tappeto delle singole situazioni, ma nessuno può pensare che un’operazione di tale complessità possa gravare interamente sui proprietari di casa, anche perché l’analisi dei costi effettuata al momento della prestazione delle proposte citate portano all’individuazione di esborsi contenuti e sopportabili; ma si dovrà avere il coraggio di procedere su tale strada che risolverebbe i problemi alla radice (purché ovviamente fossero adottate le cautele già a suo tempo suggerite da Federproprietà, Enea, Ordini professionali e altri organismi che si assunsero l’iniziativa delle proposte)”.

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